Papa Francesco riceve la Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali

24 giu 2022

Il 23 giugno Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata i membri della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali riuniti a Roma per la sua XVIII sessione plenaria.

Il Vescovo Kyrillos, Copresidente, ha consegnato al Santo Padre il documento "I Sacramenti nella vita della Chiesa", adottato lo stesso giorno, e offerto un'icona copta di San Cirillo di Alessandria e di Papa Celestino di Roma, ricordando nel suo discorso le cordiali relazioni tra le Chiese di Alessandria e di Roma al tempo del Concilio Ecumenico di Efeso.

Nel suo saluto, Papa Francesco si è rallegrato dell’adozione del documento “che dimostra l’esistenza di un ampio consenso e che, con l’aiuto di Dio, potrà segnare un nuovo passo in avanti verso la piena comunione”.

Il Santo Padre ha rilevato tre importanti dimensioni del dialogo ecumenico: battesimale, pastorale e locale.

In primo luogo, “l’ecumenismo è essenzialmente battesimale”. Nel battesimo si trova “il fondamento della comunione tra i cristiani e l’anelito verso la piena unità visibile”.

In secondo luogo, “l’ecumenismo ha sempre un carattere pastorale”. Riferendosi ad accordi pastorali esistenti, il Santo Padre ha incoraggiato ad approfondire “un ecumenismo pastorale”, chiedendo se “sulla base del consenso teologico rilevato dalla vostra Commissione, non sarebbe possibile estendere e moltiplicare tali accordi pastorali, soprattutto in contesti in cui i nostri fedeli si trovano in situazione di minoranza e di diaspora”.

Infine, Papa Francesco ha sottolineato che “l’ecumenismo esiste già come realtà anzitutto locale”. Rilevando che i fedeli “vivono già l’ecumenismo della vita”, ha sottolineato che “l’ecumenismo teologico dovrebbe riflettere non solo sulle differenze dogmatiche sorte nel passato, ma anche sull’esperienza attuale dei nostri fedeli”. Così “il dialogo sulla dottrina potrebbe adeguarsi teologicamente al dialogo della vita che si sviluppa nelle relazioni locali e quotidiane delle nostre Chiese, le quali costituiscono un vero e proprio luogo teologico”.

A tale riguardo, il Santo Padre si è rallegrato della recente visita di studio di giovani sacerdoti e monaci delle Chiese ortodosse orientali, ricevuti in udienza privata il 3 giugno 2022: “è bello coinvolgere nell’avvicinamento delle nostre Chiese le giovani generazioni, attive nella comunità locali, perché il dialogo sulla dottrina proceda insieme al dialogo della vita”, ha concluso Papa Francesco, invitando poi i membri della Commissione a recitare insieme l’antica preghiera del Sub Tuum.

 

 

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