Il secondo incontro di IARCCUM a Roma e a Canterbury

9 feb 2024

Dal 22 al 29 gennaio 2024 si è svolto a Roma e Canterbury il secondo incontro della Commissione internazionale anglicano-cattolica per l'unità e la missione (IARCCUM). IARCCUM è una Commissione ufficiale della Comunione Anglicana e della Chiesa cattolica, istituita per approfondire le relazioni tra anglicani e cattolici e per promuovere una missione comune, basata sul significativo grado di accordo teologico che è stato raggiunto in sessant'anni di dialogo. Il primo incontro di IARCCUM si è tenuto nel 2016. La sessione del 2024, sul tema “Crescere Insieme”, ha riunito coppie di vescovi, cattolici e anglicani, provenienti da 27 paesi del mondo.

L’incontro è iniziato a Roma il 22 gennaio, con relazioni introduttive sul background e sulla storia della Commissione e con interventi presentati da ciascuna coppia di vescovi sulla situazione ecclesiale ed ecumenica nei rispettivi paesi. Martedì 23 gennaio, nella Cappella del Coro della Basilica di San Pietro, è stato celebrato l'ufficio anglicano del Choral Evensong. Le sessioni tenutesi a Roma hanno affrontato anche il tema della sinodalità nelle due tradizioni e questioni attinenti a giustizia, pace e riconciliazione, lasciando spazio a testimonianze da parte dei vescovi del Sudan, del Sud Sudan e della Terra Santa sulla difficile situazione nei loro territori.

Giovedì 25 gennaio, Festa della Conversione di San Paolo e giornata conclusiva della Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, vi è stato un dibattito sulla crisi climatica, arricchito dalla testimonianza della coppia di vescovi brasiliani. Nella Basilica di San Bartolomeo all'Isola, "Santuario dei Nuovi Martiri", i vescovi hanno partecipato a un'Eucaristia anglicana cantata, presieduta dall'Arcivescovo di Canterbury, Sua Grazia Justin Welby. Nel tardo pomeriggio, insieme a cristiani di diverse tradizioni, essi hanno partecipato ai Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, presieduti da Papa Francesco. Al termine della liturgia, il Papa e l'Arcivescovo di Canterbury hanno conferito congiuntamente alle coppie di vescovi il mandato di portare nel mondo la loro testimonianza e la loro missione comuni.

La mattina di venerdì 26 gennaio, i vescovi hanno pregato nella chiesa di San Gregorio al Celio, da cui sant'Agostino fu inviato come missionario in Inghilterra nel 597. Subito dopo, essi sono partiti per Canterbury, accompagnati da Sua Grazia Justin Welby. Quella sera stessa hanno partecipato a un pellegrinaggio a lume di candela intorno alla cattedrale di Canterbury. Un elemento chiave delle sessioni tenutesi a Canterbury è stata la discussione intorno al tema della tutela contro ogni forma di abuso. Sono stati presentati vari interventi sulla necessità di trasparenza e di responsabilità e sull’importanza di un ascolto compassionevole delle esperienze delle vittime degli abusi da parte del personale della Chiesa. Il panel incaricato di tale tematica includeva una vittima di abusi sessuali nell’infanzia da parte di un sacerdote.

La sera di sabato 27 gennaio, i vescovi hanno partecipato alla messa celebrata nella chiesa parrocchiale cattolica di San Tommaso di Canterbury. L'omelia è stata tenuta dal Vescovo anglicano Bruce Myers del Quebec. La mattina seguente i vescovi si sono recati nella Cattedrale di Canterbury per l'Eucaristia corale, dove l’omelia è stata pronunciata dal Cardinale cattolico Stephen Chow di Hong Kong.

Al termine dell’incontro, i vescovi hanno rilasciato una dichiarazione finale, intitolata “Testimonianza, chiamata e impegno comuni” [NB: è disponibile anche la versione francese, italiana, spagnola e portoghese del documento] Nel testo si afferma: “Siamo inviati a proclamare gli uni agli altri il gioioso annuncio del regno eterno di Dio come compagni di pellegrinaggio nel nostro cammino missionario. Promettiamo di annunciare la Buona Novella della pace a coloro che si trovano nei luoghi flagellati dalla guerra e a coloro che vivono sotto la minaccia della violenza; la Buona Novella della misericordia a coloro che vivono nel bisogno e nella colpa; e la Buona Novella della giustizia e del risanamento a coloro che sono oppressi e che portano il fardello della vergogna inflitta loro da altri".