Lettera di Papa Francesco a Sua Santita Ilia II
Catholicos et Patriarca di tutta la Georgia
per il 40mo della sua visita a Roma nel 1980

30 novembre 2019

 

A Sua Santità e Beatitudine ILIA II
Catholicos e Patriarca di tutta la Georgia
Arcivescovo di Mtskheta-Tbilisi
e Metropolita di Bichvinta e Tskhum-Abkhazeti

«Com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme!» (Sal 133,1-2). Tre anni fa avevo dato voce a queste parole nella Cattedrale Patriarcale dì Svetitskhoveli, mentre mi trovavo accanto a Lei. Ripensando a quella indimenticabile visita nella bella terra di Georgia, è soprattutto il ricordo di Vostra Santità e Beatitudine a rinnovarmi nel cuore un dolce senso dì familiarità e di ammirazione: ringrazio il Padre di aver abbracciato un Fratello e incontrato un testimone, che il Signore ha voluto colmare di benedizioni, riversatesi in particolare sull’amato popolo georgiano.

Caro Fratello, non posso dimenticare le parole di benvenuto che Ella mi rivolse a Tbilisi, accogliendomi con il calore nobile e genuino tipico dei georgiani: «Pietro ed Andrea erano fratelli ed anche noi abbiamo avuto e dobbiamo avere rapporti particolarmente cordiali». 2 con il medesimo affetto, spirituale e fraterno, che ho avvertito nell’animo di scriverLe, per esprimere a cuore aperto un grande desiderio: poterLa nuovamente incontrare, di persona, nel corso del prossimo anno.

Nel 2020 ricorreranno infatti i quarant’anni dalla Sua storica visita in Vaticano e saranno predisposte apposite celebrazioni commemorative, caratterizzate da progetti musicali di alto livello, con l’auspicata partecipazione della Corale Patriarcale della Georgia oltre che della

Cappella Musicale Pontificia “Sistina”. Sarebbe magnifico se Vostra Santità e Beatitudine, i cui toccanti componimenti sacri meritano di essere conosciuti e apprezzati, volesse onorarci con la presenza.

Caro Fratello, incontrarci per scambiarci l’abbraccio e il bacio santo sarebbe di giovamento a tanti e accrescerebbe in molti. l’interesse nei riguardi di quel tesoro unico di spiritualità, arte, cultura e civiltà che è la Georgia, con la sua storia millenaria imbevuta di fede: una fede radicata nel popolo e testimoniata, come io stesso ho potuto constatare, con cristiano eroismo nei periodi purtroppo frequenti di prova. Sarebbe dunque una grazia condividere e diffondere, con gesti semplici di carità tra di noi, l’affetto che ci lega nel Signore e la bellezza di quell’inestimabile patrimonio che codesto Paese ama contemplare in modo particolare nella Sua Persona.

Santità e Beatitudine, desidero rinnovarLe l’assicurazione della mia preghiera costante, perché il Signore, nonostante le fatiche dell’età, La custodisca nella salute e La ricolmi di fortezza interiore, di conforti e di gaudio spirituale. Con questi sentimenti sono a chiederLe di continuare a riservarmi un posto nel Suo cuore e nel Suo ricordo or ante.