Vespri alla Basilica di San Paolo fuori le Mura (18 gennaio 2019)

18 gen 2019

Venerdì 18 gennaio, in occasione dell’apertura della Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani, Papa Francesco ha presieduto i Vespri nella Basilica di San Paolo fuori le Mura. Il Papa è entrato nella Basilica accompagnato da rappresentanti di altre chiese cristiane presenti a Roma. Il Santo Padre insieme a S.E. Gennadios, Metropolita ortodosso d’Italia e di Malta, e al Reverendo Tim Macquiban, Ministro della Chiesa metodista di Ponte Sant'Angelo di Roma, ha pregato davanti alla tomba di San Paolo.

Il materiale per la Settimana di Preghiera 2019 è stato preparato da cristiani provenienti dall'Indonesia che hanno scelto il tema"La giustizia e solo la giustizia cercherai" (Dt 16:20). Trattando questo tema hanno espresso la loro preoccupazione per le conseguenze che derivano dalla veloce crescita economica nel loro paese, che rischia di aumentare il divario tra i più ricchi e i più poveri.

Riflettendo sulla prima lettura (Deuteronomio 16:9-20), il Papa ha sottolineato nella sua omelia che la legge che Mosè ricordò a Israele, sul punto di entrare nella Terra Promessa, ribadisce che nessuno viene lasciato indietro o escluso. La lettura descrive come le feste di Israele devono essere celebrate con la piena partecipazione di tutti: figli e figlie, servi e stranieri, vedove e orfani.

"Come popolo santo di Dio" ha affermato Papa Francesco "anche noi siamo sempre sul punto di entrare nel Regno che il Signore ci ha promesso. Ma essendo divisi, anche noi abbiamo bisogno di ricordare l’appello alla giustizia rivoltoci da Dio. Tra i cristiani c’è il rischio che prevalga la logica mondana e di possesso, e di screditare i doni offerti ad altri cristiani. "È un peccato grave", ha continuato il Papa, "disprezzare i doni che il Signore ha dispensato ai nostri fratelli e sorelle, e di pensare che Dio in qualche modo li sminuisce."

Il Papa ha concluso dicendo:

"Il culto che si addice a quel Regno, il culto che la giustizia richiede, è una festa che comprende tutti, una festa in cui i doni ricevuti sono resi accessibili e condivisi. Per compiere i primi passi verso quella terra promessa che è la nostra unità, dobbiamo anzitutto riconoscere con umiltà che le benedizioni ricevute non sono nostre di diritto ma sono nostre per dono, e che ci sono state date perché le condividiamo con gli altri. In secondo luogo, dobbiamo riconoscere il valore della grazia concessa ad altre comunità cristiane. Di conseguenza, sarà nostro desiderio partecipare ai doni altrui. Un popolo cristiano rinnovato e arricchito da questo scambio di doni sarà un popolo capace di camminare con passo saldo e fiducioso sulla via che conduce all’unità".

Nel suo saluto al Santo Padre a conclusione della celebrazione dei vespri, il Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, ha ringraziato Papa Francesco per la sua presenza e per il suo impegno appassionato a favore dell'unità dei cristiani. Il Cardinale Koch ha detto che "senza il movimento di preghiera, la nave ecumenica non avrebbe lasciato il porto".

Il Papa ha impartito la benedizione finale insieme al Metropolita Gennadios e al Reverendo Tim Macquiban.

 

 

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