Prima attribuzione del Premio Giovanni Paolo II per gli studi cattolico-ebraici

18 gen 2022


Il 17 gennaio 2022, giornata dedicata all’approfondimento e allo sviluppo del dialogo fra cattolici ed ebrei, è stato attribuito per la prima volta il “John Paul II Prize for Catholic-Jewish Studies”.

Il premio è stato consegnato dal Cardinale Kurt Koch, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e della Commissione per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo, al Reverendo Ryan Muldoon, sacerdote dell’Arcidiocesi di New-York e alunno dell’Angelicum, per il suo studio intitolato “The Land of Our Fathers in Faith: The Theological Role of the Land of Israel for Contemporary Jewish-Catholic Dialogue”.

Il premio Giovanni Paolo II per gli Studi cattolico-ebraici, che intende premiare tesi di Licenza e di  Dottorato che affrontano temi legati al dialogo cattolico-ebraico e incoraggiare gli studenti ad impegnarsi in tali ricerche, è un'iniziativa congiunta dell'Istituto di Studi Ecumenici della Pontificia Università San Tommaso d'Aquino e del John Paul II Center for Interreligious Dialogue.

Ricordando le parole di Giovanni Paolo II durante la sua storica visita alla sinagoga di Roma nel 1986, il Cardinale Koch ha affermato nel suo intervento conclusivo che "per noi cristiani l’ebraismo non è semplicemente una delle tante religioni non cristiane e la relazione della Chiesa cattolica con l’ebraismo non è semplicemente un tipo particolare di dialogo interreligioso». Questo perché «la relazione con il popolo dell’alleanza di Israele è profondamente parte dell’autocomprensione intrinseca della Chiesa al punto che la Chiesa non può autocomprendersi senza riferimento all’ebraismo".

Il Rabbino Jack Bemporad, fondatore del John Paul II Center for Interreligious Dialogue, ospitato presso l’Angelicum, che ogni anno accoglie una decina di fellows che ricevono una borsa di studio per approfondire il dialogo ebraico-cristiano e interreligioso, ha presentato il vincitore del premio e sottolineato la pertinenza della sua ricerca. "Questo è un tema difficile e controverso", ha commentato il Rabbino, e "riuscire a scrivere una tesi che sia ebrei che cristiani possono leggere, e nella quale si sentano adeguatamente rappresentati, è un gran risultato".

Durante la cerimonia di consegna, organizzata online, sono intervenuti anche il Rev.do P. Hyacinthe Destivelle, Direttore dell’Istituto di Studi Ecumenici, come pure il Reverendo Muldoon, che ha spiegato l’origine della sua ricerca e illustrato la sua importanze per i rapporti con l’ebraismo oggi.