Visita virtuale dell'Istituto Ecumenico di Bossey

26 gen 2021


Ogni anno, durante la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, su invito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, un gruppo di studenti e docenti dell'Istituto Ecumenico di Bossey, Svizzera, visita Roma e il Vaticano. Gli studenti provengono da diverse parti del mondo e rappresentano varie tradizioni cristiane. Il programma prevede generalmente visite a diversi dicasteri della Curia Romana, incontri con rappresentanti di ordini religiosi e con movimenti laici cattolici, visite alle facoltà teologiche e visite guidate ai principali siti della storia cristiana a Roma, nonché la partecipazione ad una celebrazione eucaristica domenicale in una delle parrocchie cattoliche. Il culmine del programma è la partecipazione ai Vespri presieduti dal Santo Padre per la conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani nella Basilica di San Paolo fuori le Mura.

Poiché quest'anno la visita programmata dal 19 al 26 gennaio è stata annullata a causa della pandemia da COVID-19, gli studenti si sono incontrati online con i rappresentanti di alcuni dicasteri romani, tra cui il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Il 25 gennaio hanno anche partecipato via streaming ai Vespri presieduti dal Cardinale Kurt Koch per la chiusura della Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani.

Fondato nel 1946, l'Istituto Ecumenico di Bossey è il centro internazionale per l'incontro, il dialogo e la formazione del Consiglio Ecumenico delle Chiese. Ogni anno raduna un gruppo di una trentina di studenti provenienti da diverse chiese, culture e background per l'apprendimento ecumenico, lo studio accademico e lo scambio personale. Il direttore dell'Istituto è il Reverendo Professor Ioan Sauca, Chiesa ortodossa rumena, e il decano è il Reverendo Professor Lawrence Iwuamadi, sacerdote nigeriano, che è il primo cattolico nominato in questo ruolo dalla fondazione dell'Istituto.