Preghiera ecumenica per la pace con Papa Francesco

21 ott 2020

Nel pomeriggio del 20 ottobre si è svolto a Roma un Incontro Internazionale di Preghiera per la Pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio sul tema “Nessuno si salva da solo – Pace e Fraternità” nello spirito di Assisi e dell’Enciclica di Papa Francesco ‘Fratelli Tutti’.

Il momento di preghiera ecumenica si è svolto presso la Chiesa di Santa Maria in Aracoeli con la partecipazione di Papa Francesco e del Patriarca ecumenico Bartolomeo insieme al Vescovo Heinrich Bedford-Strohm, Presidente del Consiglio della Chiesa evangelica in Germania (EKD), e dei responsabili di altre tradizioni cristiane, tra cui l’Arcivescovo Ian Ernest, rappresentante dell’Arcivescovo di Canterbury a Roma, il Metropolita Joseph (Pop) della Chiesa ortodossa rumena, l’Arcivescovo Khajag Barsamian della Chiesa Apostolica Armena (Etchmiadzin), il Vescovo Ambrogio (Muntjanu) della Chiesa ortodossa russa, il Pastore Luca Maria Negro, Presidente della Federazione delle Chiese protestanti in Italia (FCEI), la  Diacona Alessandra Trotta, Moderatora della Tavola Valdese, la Pastora Mirella Manocchio, Presidente delle Chiese Metodiste Italiane e il Pastore Michael Jonas della Chiesa Luterana a Roma.

Nella sua omelia Papa Francesco ha affermato: “Solo l’amore fa posto all’altro. Solo l’amore è la via per la piena comunione tra di noi”. Ha proseguito dicendo: “Più saremo attaccati al Signore Gesù, più saremo aperti e ‘universali’, perché ci sentiremo responsabili per gli altri”. Nell’essere più fraterni, ha concluso il Papa, diventiamo “testimoni credibili del Dio vivo”. Nella sua meditazione il Vescovo Bedford-Strohm  ha affermato: “Cristo è uno! Come possiamo essere soddisfatti delle nostre divisioni interne? La passione per l’unità della chiesa non è un sentimento di qualche gruppo di interesse speciale. Fa parte del DNA stesso di ogni chiesa”.

La preghiera ecumenica è stata seguita da un incontro internazionale di preghiera per la pace in Piazza del Campidoglio, che ha riunito insieme ai leader cristiani altri rappresentanti delle religioni mondiali, tra cui Haim Korsia, Rabbino Capo di Francia, Mohamed Abdelsalam Abdellatif, Segretario Generale del Comitato Superiore della Fraternità Umana, Shoten Minegishi, Monaco buddista Soto Zen, e Karmaljit Singh Dillon, Comitato Nazionale Sikh Gurdwara Parbandhak, così come rappresentanti politici. Nel suo discorso, il Santo Padre ha ribadito: “Le religioni sono al servizio della pace e della fraternità. Per questo anche il presente incontro spinge i leader religiosi e i credenti a pregare con insistenza per la pace”. Da parte sua il Patriarca ecumenico ha dichiarato: “Creato a immagine e somiglianza di Dio, vediamo l’immagine di nostro fratello in noi stessi e il frammento divino in ogni essere umano. Guardando a tutto ciò che ci circonda, vediamo l'opera divina in cui si trova”.

L’incontro di preghiera si è concluso con l’accensione dei candelabri e la firma dell’ “Appello per la Pace di Roma 2020” (scorri verso il basso sul sito esterno) di Papa Francesco insieme ai rappresentanti delle religioni mondiali e dei leader politici, tra cui il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. L’Appello afferma: In un mondo pieno di connessioni ... spesso manca il senso della fraternità. Siamo fratelli e sorelle, tutti!  Preghiamo l’Altissimo che, dopo questo tempo di prova, non ci siano più  “gli altri”, ma piuttosto un grande “noi”, ricco di diversità. ... Lavoriamo insieme ad una nuova architettura della pace.