Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Roma

30 giu 2020

Durante l'Angelus di lunedì 29 giugno, Festa dei Santi Pietro e Paolo, Papa Francesco ha ricordato che “in questa ricorrenza è tradizione che venga a Roma una delegazione del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ma quest'anno non è stato possibile a causa della pandemia. Pertanto, mando spiritualmente un abbraccio al caro fratello il Patriarca Bartolomeo, nella speranza che possano riprendere al più presto le nostre reciproche visite".

Nel suo messaggio a Papa Francesco, riferendosi principalmente alla pandemia e alle drammatiche ripercussioni sociali ed economiche che ne derivano e di fronte alle quali "la Chiesa è chiamata ad offrire la sua testimonianza in parole e azioni", il Patriarca Bartolomeo non ha mancato di ricordare la sua incessante preghiera per il progresso del dialogo teologico bilaterale tra la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica e il cammino verso l'unità.

Infine, durante la Messa che ha presieduto lo stesso giorno nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre ha centrato la sua omelia su due parole-chiave: unità e profezia. "Dalla preghiera si attinge coraggio, dalla preghiera viene un'unità più forte di qualsiasi minaccia ... L'unità è un principio che si attiva attraverso la preghiera, perché la preghiera permette allo Spirito Santo di intervenire, di aprire alla speranza, di ridurre le distanze, di tenerci insieme nelle difficoltà."

 

Foto © Servizio Fotografico - Vatican Media

Immagine: Santi Pietro e Paolo - Monastero di Vatopedi (Grecia)