I cristiani uniti nella preghiera del "Padre Nostro" per la fine della pandemia

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25 mar 2020

A mezzogiorno di oggi, 25 marzo, giorno in cui molti fedeli celebrano la festa dell'Annunciazione, con un gesto senza precedenti, Papa Francesco, insieme a molti altri Capi di Chiese, leader di Comunità cristiane e cristiani di diverse tradizioni, ha pregato il "Padre nostro" per la fine della pandemia. Invocando con una sola voce il Padre Onnipotente, i cristiani d'Oriente et d'Occidente, del Nord e del Sud, hanno partecipato all'iniziativa; tra loro, il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, il Papa copto Tawadros II, il Patriarca armeno Karekin II, l'Arcivescovo di Canterbury Justin Welby e altri rappresentanti anglicani, il Reverendo Dott. Fykse Tveit del Consiglio Ecumenico delle Chiese, il Reverendo Dott.Martin Junge della Federazione Luterana Mondiale, il Vescovo Ivan Abrahams del Consiglio Metodista Mondiale, nonché numerosi leader pentecostali, evangelicali e riformati come anche cattolici del mondo intero.

Nella sua introduzione alla preghiera che ha riunito "cristiani di ogni Chiesa e Comunità, di ogni tradizione, di ogni età, lingua e nazione", il Santo Padre ha invocato la misericordia di Dio per tutta l'umanità in questa drammatica pandemia, in particolare per i malati e per le loro famiglie, per il personale sanitario, per le autorità civili e le forze dell'ordine, per i volontari e per i ministri delle Comunità cristiane. Come Maria al momento dell'Annunciazione, Papa Francesco ci ha chiesto di affidarci con speranza a Dio, recitando con un solo cuore e una sola anima il "Padre nostro".