Pregare insieme per la fine della pandemia
“Quando si prega insieme tra cristiani, il traguardo dell'unità appare più vicino… Nella comunione di preghiera Cristo è realmente presente; prega ‘in noi’, ‘con noi’ e ‘per noi’ (Ut unum sint 22)”.
Questo è il senso dell'iniziativa proposta da Papa Francesco, alla fine dell'Angelus di domenica 22 marzo, in modo che tutti i fedeli cristiani possano rispondere insieme alla minaccia mondiale della pandemia.
Il Santo Padre ha invitato tutti i Capi di Chiesa e i leader delle Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani, a professare simultaneamente la Preghiera del Signore, il Padre Nostro, questo mercoledì 25 marzo.
La preghiera potrà essere detta idealmente a mezzogiorno, ora di Roma, oppure a mezzogiorno ora locale, o in qualsiasi altro momento della giornata.
Ecco le parole del Santo Padre:
“Cari fratelli e sorelle, in questi giorni di prova, mentre l’umanità trema per la minaccia della pandemia, vorrei proporre a tutti i cristiani di unire le loro voci verso il Cielo. Invito tutti i Capi delle Chiese e i leader di tutte le Comunità cristiane, insieme a tutti i cristiani delle varie confessioni, a invocare l’Altissimo, Dio onnipotente, recitando contemporaneamente la preghiera che Gesù Nostro Signore ci ha insegnato. Invito dunque tutti a farlo parecchie volte al giorno, ma, tutti insieme, a recitare il Padre Nostro mercoledì prossimo 25 marzo a mezzogiorno, tutti insieme. Nel giorno in cui molti cristiani ricordano l’annuncio alla Vergine Maria dell’Incarnazione del Verbo, possa il Signore ascoltare la preghiera unanime di tutti i suoi discepoli che si preparano a celebrare la vittoria di Cristo Risorto”.