DISCORSO DI SUA SANTITÀ PAPA TAWADROS AL DICASTERO PER LA PROMOZIONE DELL'UNITÀ DEI CRISTIANI

(11 maggio 2023)

 

Fratelli amati in Cristo,
Cristo è risorto … in verità è risorto!

Celebriamo in questo periodo santo la festa della risurrezione, uno dei segni più importanti dell’amore donato da Dio all’umanità attraverso la sua crocifissione e risurrezione. È questo stesso amore che ci dà la forza della comunione e dell’unità nello spirito di Cristo. L’amore ci permette di vedere gli altri attraverso Dio, e ci induce a collaborare insieme con fedeltà e onestà.  “Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Gv 13,35).

Sono molto lieto di essere qui con voi oggi insieme alla delegazione copta, per parlarvi a nome della Chiesa copto-ortodossa. La nostra è una Chiesa innovativa, i suoi fedeli, giovani e bambini sono animati da uno spirito autentico e contemporaneo. I nostri canti risalgono a migliaia di anni fa, e la Chiesa copta usa le applicazioni più moderne per comunicare con il mondo. I diaconi vestono gli stessi abiti da secoli e mettono in pratica le teorie più moderne al servizio della Chiesa.

Noi copti ortodossi ci rendiamo conto che il nostro cammino verso l’unità non è facile, e nel corso dei secoli abbiamo affrontato diverse sfide e vari ostacoli tra cui le differenze liturgiche, le difficoltà culturali e le divisioni politiche. Tuttavia, crediamo che con la preghiera, con il dialogo e con il rispetto reciproco Dio operi nella sua Chiesa, e rimaniamo fiduciosi alla luce della sua promessa: “tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete»” (Mt. 21,22).

Siamo riuniti qui in Vaticano nella terra degli Apostoli Pietro e Paolo, e credo che sia importante individuare il modo di rafforzare i nostri legami e la comprensione tra le diverse società cristiane. Per conseguire ciò, dobbiamo essere disposti a cercare punti di convergenza, e ad avvicinarci gli uni agli altri, con una crescente apertura nello spirito del rispetto e dell’intesa reciproci.

A questo proposito, sono convinto che il lavoro del Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani sia necessario per promuovere l’unità tra le varie tradizioni cristiane. Perché attraverso questo impegno si possono ravvisare le sfide comuni e cercare nuove vie efficaci di collaborazione.

Ribadisco che l’unione dell’amore è la via verso l’unione della fede. Da una parte, occorre approfondire lo studio delle nostre rispettive tradizioni storiche, liturgiche e spirituali e apprendere gli uni dagli altri attraverso lo scambio delle esperienze e lo scambio sacerdotale e monastico, così come già avvenuto con un gruppo di sacerdoti delle Chiese Orientali su invito del Vaticano; possono apportare questo contributo anche gli studiosi dell’arte, i monasteri, il sistema istituzionale, gli storici delle due Chiese, prestando particolare interesse ai santi e ai martiri, che rappresentano dei ponti tra l’oriente e l’occidente. Sarà bene rafforzare la giornata dell’amore fraterno promuovendola a livello popolare.

Dall’altra parte, dobbiamo lavorare insieme per affrontare le sfide odierne, come la povertà, l’ingiustizia e i conflitti. Questo significa riconoscere di avere una responsabilità comune nel promuovere il bene generale, e che si può fare di più lavorando insieme. L’Apostolo Paolo nella sua lettera ai Romani dice: “Non abbiate altro debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri” (Rm 13,8). Vorrei ricordare ciò che la Chiesa cattolica fa in Egitto a livello popolare, come la costruzione di scuole e ospedali; per questo siamo grati.

Tutto ciò è possibile con la preghiera che fa miracoli e la nostra storia copta testimonia che attraverso la preghiera è stato possibile spostare il Monte Moqattam nella periferia del Cairo nel X secolo d.C.

Infine, vorrei ringraziarvi per l’opportunità offertami di parlarvi oggi, ed esprimo il mio profondo rispetto e apprezzamento per il lavoro che svolgete per promuovere l’unità dei cristiani. Facciamo dell’amore e della collaborazione le fondamenta della nostra vita spirituale e ricordiamoci che siamo tutti membra dello stesso Corpo di Cristo, e lavoriamo insieme per costruire un mondo più giusto, pacifico e armonioso per tutti.

“E la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodisca i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù” (Fil 4,7)… Grazie.