Discorso di Sua Beatitudine Daniel, Patriarca di Romania nella Cattedrale Nazionale Ortodossa di Bucarest

VIAGGIO APOSTOLICO DI PAPA FRANCESCO IN ROMANIA
31 MAGGIO - 2 GIUGNO 2019

 

DISCORSO DI SUA BEATITUDINE DANIEL, PATRIARCA DI ROMANIA NELLA CATTEDRALE NAZIONALE

Venerdì, 31 maggio 2019

 

Santità,

Vi rivolgiamo il saluto pasquale: “Cristo è risorto!” e vi riceviamo oggi in questa nuova Cattedrale della Chiesa Ortodossa Romena, che Vostra Santità ha voluto personalmente visitare. Vent’anni fa, il 7-9 maggio 1999, quando Giovanni Paolo II visitò la Romania come pellegrino, chiamò questo Paese “Giardino della Madre di Dio”. Così oggi vi diamo il benvenuto come pellegrino in questa nuova Cattedrale, dove sopra l’Altare (il Santuario) si trova la grande icona in mosaico della Vergine Maria, detta in greco “Platytera”, e in latino “Regina Coeli”. Quest’icona della Cattedrale Nazionale di Bucarest conferma simbolicamente il nome “Giardino della Madre di Dio” dato alla Romania. Questa Cattedrale ha come protettore spirituale la festa dell’Ascensione di nostro Signore Gesù Cristo, in cui celebriamo anche il Giorno degli Eroi Romeni, quale festa nazionale. Tuttavia, il secondo patrono spirituale della Cattedrale Nazionale è Sant’Andrea Apostolo, il Primo Chiamato, fratello di Pietro Apostolo, dalla città di Betsaida, che si trova in Galilea.

Questa Cattedrale è una basilica dedicata a Sant’Andrea Apostolo, perché lui è l’Apostolo del Popolo romeno e il Protettore della Romania. Ha predicato il Vangelo di Cristo nel primo secolo cristiano sul territorio dell’attuale Romania, nell’ex provincia della Scythia Minore (Dobrogea).

La Cattedrale Nazionale è stata costruita su un terreno ottenuto dallo Stato romeno al Patriarca Teoctist, di degna memoria, come atto di riparazione morale per le cinque chiese che esistevano in questo settore, tre delle quali sono state demolite e due spostate dal regime comunista, per costruire la Casa del Popolo (l’attuale Parlamento). In questo senso, la nuova Cattedrale Nazionale è un edificio simbolico della Resurrezione delle chiese demolite, ma anche un simbolo della libertà religiosa del popolo romeno, dopo quasi 50 anni di regime comunista.

La costruzione di questo edificio ha cominciato effettivamente alla fine di marzo 2011 e ha durato otto anni, in modo che, il 25 novembre 2018, abbiamo consacrato l’altare della Cattedrale Nazionale, assieme a Sua Santità Bartolomeo, Patriarca Ecumenico, alla presenza dei membri del Santo Sinodo della Chiesa Romena, del clero, dei credenti e dei rappresentanti della società romena.

Nel 1999 e nel 2002, Sua Santità Papa Giovanni Paolo II ha offerto un aiuto finanziario a Sua Beatitudine il Patriarca Teoctist per costruire questa Cattedrale, per un valore di 200.000 dollari. Nel 2017 questo sostegno finanziario è stato integrato simbolicamente dal Patriarcato romeno come parte del costo totale di 500.000 euro, per l’acquisto di campane della Cattedrale Nazionale, da una società cattolica Grassmayr di Innsbruck, in Austria, giacché, nelle tradizioni ortodosse e cattoliche, le campane hanno un valore simbolico molto profondo: sono la voce di Dio, che chiama le persone alla preghiera e alla cooperazione fraterna.

Siamo grati per questo aiuto finanziario simbolico e vi ringraziamo anche per il sostegno che costantemente offrite ai fedeli ortodossi romeni in Italia e in altri Paesi in cui la Chiesa Romano-Cattolica ha messo a disposizione delle comunità romene ortodosse 426 luoghi di culto, 306 in Italia e 120 in altri paesi dell’Europa Occidentale. Per questo motivo, abbiamo accettato la proposta del partito cattolico di offrire a vostra Santità e ai credenti cattolici presenti in questa Cattedrale la possibilità di recitare il Padre Nostro in latino e di cantare alcuni canti Pasquali cattolici. Questo gesto è un atto di gratitudine per gli spazi liturgici offerti dalle comunità cattoliche alle parrocchie ortodosse romene nell’Europa Occidentale. E, dopo la fine dei canti cattolici Pasquali, sarà pronunciata in romeno la preghiera del Padre Nostro e verranno  intonati i canti Pasquali ortodossi.

Come segno di ospitalità romena, vogliamo offrire a Vostra Santità un icona in mosaico di Sant’Andrea Apostolo, Patrono spirituale della Romania, insieme con l’augurio: Ad multos annos!

 

† Daniel
Patriarca di Romania