SALUTO DURANTE L'INCONTRO CON IL SINDACO DI KOSICE E
CON I MEMBRI DEL CONSIGLIO ECUMENICO DELLE CHIESE A KOSICE

 

(Sede del Comune di Kosice, Slovacchia, 28 marzo 2023)

 

Signor Sindaco,
Cari Membri del Consiglio Ecumenico delle Chiese a Košice,

Sono molto onorato della gentile accoglienza che mi è stata riservata nei locali dello storico municipio di Košice. Rivolgo il mio più cordiale saluto al Sindaco della Città di Košice, il Sig. Jaroslav Polaček con il seguito, a Sua Eccellenza l’Arcivescovo Metropolita Bernard Bober, a Sua Eccellenza l’Arcivescovo Cyril Vasil’ e ai Rappresentanti della Comunità ecumenica delle Chiese sul territorio della città.

L’elemento dominante di Košice è senza dubbio la Cattedrale di Santa Elisabetta. Alcuni dicono che sia la cattedrale gotica più orientale d’Europa. Per alcuni, qui dovrebbero esserci le porte dell’Europa. La città di Košice è il punto in cui convergono i due grandi oceani del mondo culturale e mentale dell'Occidente cristiano e dell'Oriente cristiano.

Questo crocevia tra due mondi è stato in passato il luogo di conflitti religiosi tra cattolici, protestanti, ebrei, ortodossi e greco-cattolici. Nelle reciproche appartenenze religiose, si è cercato il motivo dell'odio e dei conflitti. Oggi, invece, a Košice si cerca il motivo dell'unità. Questo motivo ha il suo nome: Dio e la sua verità, che libera dai pensieri di odio e unisce le persone.  

Altra caratteristica di Košice è l’architettura ben riconoscibile delle chiese e delle comunità religiose. Ci sono i campanili delle chiese cristiane e gli edifici delle sinagoghe della comunità religiosa ebraica. Košice è anche la città di 3 cattedrali episcopali: romano-cattolica, greco-cattolica e ortodossa. Le campane di tutte le chiese e case di preghiera qui a Košice invitano ugualmente a pregare e ad aprire il cuore a Dio e al vicino.

La città di Košice, tuttavia, non solo apre regolarmente le porte dei suoi edifici religiosi, ma ha anche aperto le braccia alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. E, grazie alla cooperazione della città e delle Chiese, diverse migliaia di rifugiati ucraini hanno trovato qui una seconda casa. Qui, una delle periferie dell'esistenza umana (papa Francesco) si è trasformata in un luogo dove siamo riconosciuti nella nostra umanità, grazie alla collaborazione delle istituzioni civili e delle Chiese.

Infine, un aspetto fondamentale di Košice è senza dubbio la comunità ecumenica. Un passato religioso complesso e segnato da molti conflitti durante i secoli ha portato alla ricerca di una coesistenza pacifica e alla creazione, quasi 30 anni fa (1994), della Comunità ecumenica delle Chiese sul territorio della città. Questa comunità, grazie al sostegno del Consiglio comunale, è un esempio di cooperazione e di promozione di valori che aiutano ad edificare la società civile.

Auguro alla città di Košice, alla sua leadership, ai suoi abitanti e ai rappresentanti delle sue Chiese di continuare a incontrarsi, di costruire relazioni comuni e un clima di pace, contribuendo così al prosperare dell’intera società slovacca.