Discorso di Sua Eminenza il Cardinale Kurt Koch
in occasione dell’Udienza
ai Rappresentai delle Chiese in Iraq

 

28 febbraio 2022

 

Santo Padre,

sono onorato di presentarLe, insieme a Sua Eminenza il Cardinale Sandri, questa Delegazione ecumenica di Rappresentanti delle Chiese cristiane in Iraq, giunti a Roma, grazie anche ai buoni uffici della Nunziatura Apostolica a Bagdad, in occasione del primo anniversario della storica visita di Vostra Santità in questo caro Paese.

Sua Beatitudine Louis-Raphael Sako, Patriarca di Bagdad dei Caldei, non ha bisogno di essere presentato, e siamo grati per il ruolo rilevante che egli ha svolto, contribuendo al successo della Sua indimenticabile visita.

Neanche ha bisogna di presentazione Sua Beatitudine, Ignace Youssif III Younan, Patriarca di Antiochia dei Siri, che ci onora con la sua presenza.

Poiché questa delegazione ecumenica non è molto numerosa, mi permetto di presentare ciascuno dei suoi membri, cominciando forse dai nostri fratelli delle altre Chiese: Sua Eminenza Nicodemus Daoud, Arcivescovo siro-ortodosso di Mosul; Sua Eminenza Ghattas Hazim, Metropolita greco-ortodosso di Bagdad; Sua Eccellenza Mar Abris, Vescovo assiro di Erbil; e l’Archimandrita Orshalimi, della Chiesa ortodossa copta.

Altri responsabili di Chiese avrebbero voluto essere presenti, come Sua Eminenza Asadurian, Primate della diocesi apostolica armena in Iraq e Segretario generale del Consiglio dei responsabili delle Chiese cristiane in Iraq, e come il Reverendo Pastore Hammo, Prelato della Chiesa evangelica protestante.

Da parte cattolica siamo onorati di avere tra noi anche Sua Eccellenza Sleiman, Arcivescovo di Bagdad dei Latini; Sua Eccellenza Abba, Arcivescovo di Bagdad dei siri; Sua Eccellenza Yaldo, Vescovo ausiliare di Bagdad dei caldei, Mons. Zabbara, della Chiesa armena cattolica; e il Reverendo Padre Saloom, per la Chiesa melchita.

Molti membri di questa Delegazione sono anche membri del Consiglio dei responsabili delle Chiese cristiane in Iraq, che ho avuto l’onore di visitare recentemente a Bagdad.

Santo Padre, questa Delegazione ecumenica è giunta a Roma non solo per esprimere la sua gratitudine in occasione dell’anniversario della visita di Vostra Santità, ma anche per testimoniare il desiderio di continuare a camminare insieme come cristiani in Iraq. Siamo sicuri che le Sue parole saranno per tutti noi un incoraggiamento a proseguire insieme su questa strada di fraternità come discepoli di Cristo.