DISCORSO IN OCCASIONE DELL'UDIENZA AI GIOVANI SACERDOTI E MONACI DELLE CHIESE ORTODOSSE ORIENTALI

21 febbraio 2020

 

Santo Padre,

È una gioia per me presentare a Vostra Santità questa delegazione di giovani sacerdoti e monaci provenienti dalle diverse Chiese ortodosse orientali: dalla Chiesa ortodossa copta, Chiesa apostolica armena, Chiesa siro-ortodossa di Antiochia, Chiesa ortodossa etiopica e Chiesa ortodossa sira malankarese.

Sono venuti specialmente qui a Roma dai loro rispettivi Paesi: Egitto, Armenia, Libano, Siria, India, Etiopia. Ad accompagnarli sono anche i Vescovi ortodossi orientali presenti a Roma, Sua Eminenza l’Arcivescovo Khajag Barsamian, rappresentante della Chiesa apostolica armena, e Sua Eccellenza il Vescovo Barnaba El-Soryani della Chiesa ortodossa copta.

Su invito del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, questi giovani sacerdoti e monaci sono stati designati dai loro rispettivi Patriarchi per partecipare a una visita di studio volta ad approfondire la loro conoscenza della Chiesa cattolica. Durante una settimana hanno avuto l’opportunità  di visitare luoghi santi di Roma, dicasteri della Curia, università e collegi pontifici, comunità e monasteri, e soprattutto di incontrare i cristiani che vivono in questa città, studenti, seminaristi, sacerdoti e monaci.

Con questa iniziativa, promossa dalla Commissione mista internazionale di dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali, si è voluto sviluppare non solo il dialogo della verità, ma anche il dialogo della carità a tutti i livelli delle nostre Chiese, in particolare tra i giovani sacerdoti, tramite visite reciproche. Ci auguriamo in questo modo di far cadere i pregiudizi, di far crescere l’amicizia e la fraternità tra le nostre Chiese e di continuare il nostro cammino comune verso la piena comunione.

Oggi, Santità, è l’ultimo giorno del soggiorno a Roma di questi giovani sacerdoti. Questo giorno, che dà loro la possibilità di incontrare il Vescovo di Roma, sarà anche il culmine della visita. Siamo grati, Santo Padre, per questo momento di incontro fraterno.