SALUTO RIVOLTO AL SANTO PADRE DURANTE I VESPRI 
ALL’INIZIO DELLA SETTIMANA DI PREGHIERA PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI 2020
NELLA BASILICA DI SAN PAOLO FUORI LE MURA

Roma, 25 gennaio 2020

 

 

 

Santo Padre,

A conclusione della celebrazione dei Vespri nella Solennità della Conversione di San Paolo Apostolo ed alla fine della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, Le rivolgo un caloroso saluto e La ringrazio di cuore per aver voluto presiedere anche quest’anno la celebrazione vespertina, testimoniando così nuovamente quanto Le stia a cuore il ripristino dell’unità dei cristiani. Ancora una volta, in questa Basilica di San Paolo fuori le Mura, si sono riuniti fedeli appartenenti a diverse Chiese e Comunità ecclesiali cristiane, per pregare insieme a Vostra Santità per l’unità dei cristiani. A nome di tutti loro le esprimo un sincero e profondo ringraziamento.

Quest’anno il materiale liturgico per la Settimana di Preghiera è stato preparato dalle Chiese cristiane di Malta e Gozo. Il gruppo di redazione ha colto l’occasione per rammentare il naufragio della nave in cui si trovava anche San Paolo, come pure l’accoglienza ospitale riservata ai naufraghi a Malta. Alla base dell’evento narrato negli Atti degli Apostoli, i cristiani di Malta e Gozo ravvisano la divina Provvidenza, che ha condotto i naufraghi sull’isola di Malta e li ha così salvati.

Questo evento ci ricorda che, nel corso della storia, anche la nave della Chiesa cristiana è stata esposta a grandi pericoli in alto mare e, nelle varie divisioni, ha fatto naufragio. Ma anche noi, cristiani di oggi, possiamo affidarci alla Provvidenza divina e sperare che ci prepari un paese come Malta, dove radunarci in un clima di ospitalità e ritrovare l’unità. Anche adesso ci guida la Provvidenza, che ci indica l’unità e ci mostra la via, con l’introduzione della Settimana di Preghiera. Il movimento ecumenico, di fatti, è stato un movimento di preghiera sin dall’inizio. Senza questa corrente di preghiera, la nave ecumenica difficilmente avrebbe lasciato il porto. E senza questa corrente di preghiera non potrebbe continuare la navigazione.

Anche questa sera ci immergiamo in questa corrente di preghiera quando, insieme a lei, Santo Padre, ci uniamo alla preghiera sacerdotale del nostro Signore, “che tutti siano una cosa sola”. La preghiera del Signore è la dimora interiore dell’unità, come ci ha mostrato la Provvidenza; potremo davvero divenire una cosa sola se ci lasciamo trascinare nella preghiera del Signore. Le siamo profondamente grati, Santo Padre, per la Sua guida della nave ecumenica nella nostra Chiesa, e per il Suo incoraggiamento a lasciarci prendere dalla corrente della preghiera. Le promettiamo di accompagnare con la nostra preghiera il Suo ministero petrino. E Le chiediamo di cuore la Sua benedizione apostolica.