LETTERA DEL PATRIARCA TAWADROS II A PAPA FRANCESCO

 

Cairo, 10 maggio 2016

Prot. n. 15/5/2016

A Sua Santità Papa Francesco,
Vescovo di Roma e Capo della Chiesa Cattolica

Cristo Risorto
Veramente Risorto!

La pace di Dio che supera ogni mente, preservi il Suo Cuore e la Sua mente in Cristo Gesù...

 

Nei ricordi della gloriosa Resurrezione che ci riempie di gioia e di felicità, sono lieto di inviare a Sua Santità la mia terza lettera, in occasione del 3° Anniversario del nostro fraterno incontro avvenuto a Roma nel maggio del 2013, in cui si è inaugurato una giornata dell’amore fraterno e dell’amicizia spirituale tra le nostre due Chiese, alla luce dell’amore di Cristo Salvatore per la Sua Chiesa che ha redento sulla Sua Santa Croce.

Il nostro incontro è avvenuto dopo 40 anni dall’incontro dei nostri grandi predecessori Papa Shenouda III e Papa Paolo VI, a Roma nel maggio del 1973, e l’altro incontro avvenuto al Cairo, nel 2000, tra i nostri predecessori tra Papa Giovanni Paolo II e Papa Shenouda III.

Noi, in Egitto, scambiamo questo amore fraterno tra la Chiesa Copta e la Chiesa Cattolica, con la grande partecipazione di Vescovi, Sacerdoti, Monaci, Monache e Parroci che provengono dalle due Chiese in un’atmosfera di carità cordiale e di desideri comuni verso l’unità cristiana voluta per tutti noi dal Santo Cristo, “Siano anch’essi in noi una cosa sola” (Giovanni 17,21).

Sono felice che la solidità dei rapporti tra di noi si rafforza anno dopo anno e che l’apertura dei cuori e delle idee cresce nella positività, e questo è il lavoro di tutti noi nell’amore dell’unico Cristo che ci unisce e prepara la via dell’unità e della comunione completa tra le membra del suo Sacro Corpo, nella Sua Chiesa benedetta, ed è ciò che abbiamo toccato nei passi del dialogo esistente e continuo tra le Chiese Ortodosse Orientali e la Chiesa Cattolica nelle diverse sedute avvenute al Cairo nel mese di febbraio scorso.

Il proseguimento di questo dialogo teologico arricchisce la nostra comune comprensione.

Questo amore e questa cordialità fraterna, noi l’attingiamo dalle parole di San Pietro Apostolo nella sua seconda lettera quando dice: “Per questo mettete ogni impegno per aggiungere alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l'amore fraterno, all'amore fraterno la carità. Se queste cose si trovano in abbondanza in voi, non vi lasceranno oziosi né senza frutto per la conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, dimentico di essere stato purificato dai suoi antichi peccati. Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. Se farete questo non inciamperete mai” (2 Pietro 1, 5-10).

Ringraziamo Dio che ci aiuta fortemente nel nostro servizio ecclesiale e nella nostra testimonianza cristiana nonché nei nostri buoni rapporti con l’intera società egiziana e le sue istituzioni, ove la Chiesa egiziana esercita un ruolo spirituale e nazionale sincero, a favore di tutti gli egiziani e della pace sociale e per il fruttuoso vivere comune, sotto una guida politica ingegnosa e operosa.

Nello stesso tempo, noi cerchiamo attraverso la preghiera, il lavoro e il servizio di sostenere i nostri fratelli sofferenti, in Siria, in Iraq e in altri paesi, affinché possano portare la croce, in un tentativo di alleviare le loro dure condizioni di conflitti e di violenza disumana.

E mentre noi seguiamo il Suo servizio e il Suo amore nelle tante visite e fatiche preghiamo per Lei affinché Dio compia in Lei la Sua opera e questo dia frutti per la gloria del Suo Santo nome in ogni luogo da Lei raggiunto...

Ardiamo del desiderio dell’arrivo del giorno in cui gioiremo insieme della Sua visita in Egitto, nostra amata patria, benedetta e consacrata dalla fuga in essa della Sacra Famiglia agli albori del 1° secolo.

Dio Onnipotente che compie sempre molto più di quello che noi chiediamo o pensiamo, secondo la forza che agisce in noi, a Lui sia la Gloria nella Chiesa, in Cristo Gesù e fino ai secoli eterni, Amen (Efesini 3, 20 - 21).

Le auguriamo che Cristo La protegga sempre nella piena salute e per lunga vita.

Con i miei sinceri, rispettosi e amorevoli saluti, chiedendo sempre la Sua preghiera per me.

 

Papa Tawadros II
Papa d’Alessandria e
Patriarca della predicazione di San Marco