Iniziative ecumeniche nell’anno della guerra

 

Rev.do Jaromír Zádrapa
Officiale della Sezione orientale
del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani

 

 

L’anno che si è appena concluso è stato un anno molto doloroso per le Chiese ortodosse slave, perché tutte, in un modo o nell’altro, si sono trovate coinvolte nel conflitto russo-ucraino in corso. Alcune perché i rispettivi popoli sono schierati come avversari sul fronte, altre perché sono provocate a pronunciarsi a favore dell’uno o dell’altro dei belligeranti. Questo dolore, sempre forte essendo la guerra in ogni caso una tragedia personale e sociale, lo è tanto più quando la fede e la pratica cristiana sono usate per giustificarne gli orrori e per incoraggiare le ostilità.

Mentre menzioniamo le attività in cui è stato impegnato il Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (DPUC) nel 2022, non possiamo non pregare affinché lo scenario generato dalla guerra si trasformi in una sorta di kairos, spingendoci a rivisitare a fondo le modalità e lo stile dei nostri incontri ecumenici. Ci auguriamo che, così come la tragedia della seconda guerra mondiale ha portato nel dopoguerra a un ripensamento e a una pratica completamente nuovi nelle relazioni ecumeniche tra i popoli e tra le Chiese, la tragedia di questa guerra possa innescare una dinamica di metánoia che rinnovi profondamente le modalità e i contenuti del nostro incontrarci come Chiese e come individui. Ciò richiederà innanzitutto una cura del cuore, per poter promuovere la pace tramite una vita semplice che riposizioni al centro Dio anziché il potere, che accolga il prossimo con il perdono invece che con il rancore, che sia nutrita da uno spirito di servizio e non di sopruso, che guardi alle vicende del mondo a partire dalla mèta ultima della vita – il regno di Dio, la comunione con Lui. Ciò comporterà inevitabilmente anche uno stile di vita ecumenico che testimoni la purificazione della nostra visione e conduca a un’epistemologia rinnovata, che ci liberi dalle false rappresentazioni religiose, dalla costruzione di falsi immaginari, come quello dello scontro tra civiltà o identità monolitiche, tutto da rivedere alla luce del Vangelo.

L’11 febbraio 2022, il Cardinale Kurt Koch, Prefetto del DPUC, si è recato a Parigi, per una visita di cortesia al nuovo Metropolita Dimitrios (Ploumis) di Francia, del Patriarcato Ecumenico. All’incontro, che si è svolto presso la sede della Metropolia greco-ortodossa di Francia, hanno partecipato anche il Vescovo Vicario Ireneo, il Metropolita Ignazio del Patriarcato di Antiochia e l’Arcivescovo Job (Getcha), Rappresentante permanente del Patriarcato Ecumenico presso il Consiglio Ecumenico delle Chiese.

In occasione del sesto anniversario dell’incontro a L'Avana nel 2016 tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill, si è tenuta una tavola rotonda su “Il ruolo dei santuari e dei pellegrinaggi nel dialogo ortodosso-cattolico” presso il Centre spirituel et culturel orthodoxe russe di Parigi, il 12 febbraio 2022. L’evento, organizzato congiuntamente dal DPUC e dal Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, è stato co-presieduto dal Cardinale Koch, e dal Metropolita Hilarion di Volokolamsk.

A conclusione della conferenza, ha avuto luogo una celebrazione dedicata alla venerazione della Santa Corona di Spine presso la chiesa di Saint-Germain l’Auxerrois a Parigi con la partecipazione delle due Delegazioni.

Il giorno successivo, il 13 febbraio 2022, il Cardinale Koch ha effettuato una visita al Seminario ortodosso russo di Francia, dove è stato ricevuto dal Metropolita Antonij, Esarca patriarcale dell’Europa occidentale del Patriarcato di Mosca, insieme al Rev.do P. Alexandre Siniakov, Rettore del Seminario, e nella Cappella è stato cantato un “moleben”.

 

Il 24 febbraio 2022, le truppe armate russe hanno invaso l’Ucraina. E ciò, come ricordavamo in apertura, ha profondamente influito sulle relazioni ecumeniche successive a questa data.

Mercoledì 16 marzo, nel primo pomeriggio, si è svolto un colloquio telematico fra il Santo Padre e Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutta la Russia. All’incontro hanno preso parte anche il Cardinale Koch e il Metropolita Hilarion di Volokolamsk. Il colloquio si è incentrato sulla guerra in Ucraina e sul ruolo dei cristiani e dei loro pastori nel fare di tutto affinché prevalga la pace. Il Santo Padre ha affermato che “la Chiesa non deve usare la lingua della politica, ma il linguaggio di Gesù”; “Siamo pastori dello stesso Santo Popolo che crede in Dio, nella Santissima Trinità, nella Santa Madre di Dio: per questo dobbiamo unirci nello sforzo di aiutare la pace, di aiutare chi soffre, di cercare vie di pace, per fermare il fuoco”.

Il 1º aprile 2022, il Cardinale Koch ha incontrato Sua Eminenza Antonij (Mihalev), Metropolita dell’Europa Occidentale e Centrale della Chiesa ortodossa bulgara, e il Rev.do Ivan Ivanov, parroco della comunità ortodossa bulgara a Roma e a Milano. Durante la visita, si è discusso dei frutti del viaggio del Santo Padre in Bulgaria nel 2019, del dono delle reliquie dei Santi Clemente e Potito alla Chiesa ortodossa bulgara nel 2020 da parte di Papa Francesco, come pure della vita delle comunità ortodosse bulgare in Italia e in Europa.

Il 26 giugno, presso la Cappella Sistina, si è tenuto un concerto offerto dal Coro Patriarcale della Cattedrale della Santissima Trinità di Tbilisi e dal Coro della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”.

Si è trattato del primo concerto comune tra i due Cori, che prevedeva canti tradizionali, brani dalla divina Liturgia e testi poetici musicati. Alcuni dei brani eseguiti sono stati composti da Sua Santità Ilia II, Catholicos Patriarca di tutta la Georgia. In tale occasione, il Cardinale Koch, nel salutare i partecipanti, ha osservato: “la Chiesa è infatti il luogo della bellezza per eccellenza, perché è il luogo della comunione delle persone in Cristo, persone che vivono la vita filiale come comunione fraterna. È esperienza dell’unità, dove gli eventi, la storia, la materia del mondo, i gesti della persona diventano luogo di comunione. Così è nella musica: diverse note, diverse persone, diverse voci diventano un’armonia che testimonia la bellezza dell’insieme e allo stesso tempo fa emergere i tratti personali.”

Il Coro Patriarcale ha cantato inni liturgici anche il 29 giugno, in occasione della Santa Messa presieduta da Papa Francesco per la Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo nella Basilica di San Pietro.

Il 28 giugno 2022, il Cardinale Koch ha incontrato i Reverendi Archimandriti Ioane Khelaia e Mosè Chankvetadze, e il Rev.do Padre Matteo Kutelia della Chiesa ortodossa di Georgia, incaricati della cura pastorale nelle varie comunità georgiane in Italia. L’incontro è stato un’occasione di scambio fraterno su alcune questioni pastorali e sulle relazioni tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa di Georgia.

Il 5 agosto, il Santo Padre ha ricevuto in udienza privata il Metropolita Antonij di Volokolamsk, nuovo Presidente del Dipartimento per le Relazioni Ecclesiastiche Esterne del Patriarcato di Mosca. È stato il primo incontro del Metropolita Antonij con Papa Francesco nella sua nuova veste.

Nell’ambito del suo viaggio apostolico in Kazakhstan, Papa Francesco ha partecipato, mercoledì 14 settembre, alla sessione plenaria del “VII Congress of Leaders of World and Traditional Religions”, organizzato presso il Palazzo dell’Indipendenza di Nur-Sultan/Astana. Dopo il suo discorso, il Santo Padre ha incontrato in forma privata alcuni leader religiosi e rappresentanti delle Chiese, tra cui il Metropolita Antonij, capo della delegazione della Chiesa ortodossa russa, il Metropolita Veniamin, Esarca patriarcale di tutta la Bielorussia, e il Metropolita Aleksander di Astana e Kazakhstan.

L’11 ottobre, Papa Francesco ha presieduto una Messa serale per commemorare il 60mo anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II. La Messa è stata celebrata in onore della festa di San Giovanni XXIII, il Papa che convocò il Concilio e ne guidò la prima sessione, e il cui discorso inaugurale è stato letto all’inizio della cerimonia. Molti rappresentanti ecumenici di altre Chiese e Comunità ecclesiali cristiane hanno partecipato alla Messa. Nella sua omelia, il Santo Padre ha affermato: “Tutti, tutti siamo figli di Dio, tutti fratelli nella Chiesa, tutti Chiesa, tutti… diventiamo sempre più ‘una cosa sola’, come Gesù ha implorato prima di dare la vita per noi” (cfr. Gv 17,21).

Il 19 ottobre, un gruppo di professori della Facoltà di Teologia dell’Università di Sofia “S. Clemente di Ocrida” (Bulgaria) ha incontrato Papa Francesco durante l’udienza generale in Piazza di San Pietro e gli ha donato un’icona di San Giovanni di Rila insieme a un libro su “La vita di tutti i santi bulgari”. I professori sono venuti a Roma in occasione di un pellegrinaggio sulle orme degli Apostoli nell’occorrenza della festa di S. Giovanni di Rila.

Nei giorni 27-28 ottobre, il Cardinale Koch si è recato in Serbia. Il 28 ottobre ha reso visita a Sua Santità Porfirije, Patriarca della Chiesa ortodossa serba, nel palazzo patriarcale di Belgrado. Nel corso di un colloquio cordiale sono state menzionate le varie sfide che le Chiese devono affrontare nel contesto locale serbo e nella situazione odierna in Europa. Entrambe le parti hanno espresso la volontà di proseguire la loro collaborazione. Al termine dell’incontro, il Cardinale Koch ha consegnato al Patriarca Porfirije, come dono di Papa Francesco, un mosaico della Madre di Dio “Della Scala”; il Patriarca ha chiesto al Cardinale di consegnare al Santo Padre un’icona di San Sava.

Il Cardinale e il Patriarca si sono anche recati insieme nella nuova cattedrale di San Sava, dove hanno pregato davanti alla tomba del Patriarca Irenej.

Durante la sua permanenza in Serbia, il Prefetto del DPUC ha visitato i monasteri ortodossi di Kač e Kovilj e ha tenuto nella cattedrale cattolica di Belgrado una conferenza intitolata “Il significato del Concilio ecumenico di Nicea per noi oggi” davanti a sacerdoti, religiosi e laici della diocesi. In seguito si è svolta una celebrazione eucaristica, durante la quale il Cardinale ha pronunciato un’omelia.

Dal 26 al 30 novembre, ospite del DPUC, è venuta a Roma una delegazione del Patriarcato di Bulgaria in occasione del XX anniversario della visita di Papa San Giovanni Paolo II in Bulgaria. La delegazione, guidata dal Vescovo Policarp di Belogradchik, Vicario del Patriarca Neofit per la Diocesi di Sofia, comprendeva alcuni chierici dell’Amministrazione della Metropolia di Sofia ed è stata ricevuta in udienza privata da Papa Francesco nel Palazzo Apostolico il 28 novembre 2022.

Ci auguriamo che le ferite suscitate dalla guerra non impediscano la crescita della comunione sul cammino verso la piena e visibile unità dei cristiani, che dipende dalla stessa volontà di Cristo, dalla fede in Lui, dal Battesimo comune a tutti i cristiani, e dalla carità vicendevole che conduce a una più profonda conoscenza reciproca.

 

 

L'Osservatore Romano, ??? gennaio 2023