L’incontro tra cattolici e protestanti
Rev.do Padre Augustinus Sander, OSB
Officiale della sezione occidentale del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani
Il 3 gennaio 2021 ricorreva il cinquecentesimo anniversario della scomunica di Martin Lutero. Lo stesso giorno, il presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il cardinale Kurt Koch, e l’allora segretario generale della Federazione luterana mondiale, il reverendo Martin Junge, pubblicavano una Premessa per la nuova edizione italiana della «Dichiarazione congiunta sulla dottrina della giustificazione». A questo accordo, firmato originariamente da cattolici e luterani nel 1999, si sono associate nel frattempo altre tre comunità mondiali (metodisti, riformati, anglicani). I corrispondenti documenti di adesione sono ora inseriti anche nella nuova edizione italiana, e vanno a sottolineare ulteriormente la portata multilaterale della «Dichiarazione congiunta».
Il 25 giugno 2021, giorno della commemorazione della Confessione di Augusta, Papa Francesco ha ricevuto in udienza privata una delegazione di rappresentanti della Federazione luterana mondiale. Egli ha rivolto un saluto a Martin Junge, a cui è succeduta la reverenda Anne Burghardt di Tallinn (Estonia), entrata in carica il 1° novembre 2021. Papa Francesco ha inoltre evidenziato l’importanza ecumenica del 1700° anniversario del Concilio di Nicea, il cui credo è condiviso anche dai luterani.
A causa delle restrizioni legate alla pandemia, il gruppo di esperti istituito dalla Federazione luterana mondiale e dal Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani sulla questione della «scomunica di Martin Lutero» non ha ancora potuto portare a termine i suoi lavori. È prevista un’attenta valutazione storica, teologica e canonica di questo tema in una prospettiva ecumenica, che possa permettere a cattolici e luterani di esprimersi insieme ufficialmente al riguardo.
Anche se, per le difficoltà degli spostamenti, si è dovuto annullare il tradizionale pellegrinaggio ecumenico di luterani, cattolici e ortodossi finlandesi a Roma, nel corso dell’anno è stato comunque possibile ricevere rappresentanti e gruppi ecumenici ufficiali dalla Scandinavia.
A giugno, vescovi e altri rappresentanti della Chiesa evangelica luterana unita della Germania (Velkd) e del Comitato nazionale tedesco della Federazione luterana mondiale sono stati accolti nel Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. In tale occasione, sono stati discussi soprattutto i limiti e le potenzialità della comunione eucaristica, tema che è diventato particolarmente attuale in Germania alla luce di varie affermazioni teologiche nel contesto del III «Ökumenischer Kirchentag», a Francoforte.
Il rapporto finale delle discussioni teologiche tra il Consiglio luterano internazionale (Cli), forum di Chiese vetero-luterane, e il Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani è stato ricevuto dal cardinale Koch e dal presidente del Cli, il vescovo Hans-Jörg Voigt, all’inizio dell’anno. Il testo sarà discusso nella riunione plenaria del Cli, prevista per l’autunno del 2022.
Per la prima volta è stato concordato un dialogo tra la Comunione di Chiese protestanti in Europa e la Chiesa cattolica. Si tratta di un dialogo multilaterale, a cui parteciperanno, da parte protestante, non solo luterani, ma anche riformati, protestanti uniti, valdesi e metodisti. Ha già avuto luogo una riunione congiunta a livello direttivo a Roma lo scorso anno. L’intera delegazione si incontrerà per la prima volta a Basilea nel 2022. Il tema del dialogo sarà: «In cammino verso una comprensione comune della Chiesa. Confronti, approfondimento, prospettive».
Da segnalare, infine, lo scambio avuto con i rappresentanti della Chiesa neo-apostolica. Questa comunità, le cui origini risalgono al XIX secolo, ha avviato da tempo un processo di apertura ecumenica. Grazie alla raccomandazione che il cardinale Koch ha rivolto alla Conferenza dei vescovi svizzeri, lo scorso anno la Chiesa neo-apostolica svizzera ha potuto aderire alla dichiarazione congiunta sul battesimo di «Riva San Vitale».
L’Osservatore Romano, 1 febbraio 2022