Iniziative ecumeniche con l’Europa dell’est
nell’anno della sinodalità

 

Rev.do Jaromír Zádrapa
Officiale della Sezione orientale
del Dicastero per la promozione dell’unità dei cristiani

 

Nel momento storico attuale, in cui crescono le tensioni, le radicalizzazioni provocate da vari fattori, e le forze negative che fanno leva sulle contrapposizioni, è evidente che lo Spirito parla alla Chiesa del rinnovamento e della trasfigurazione che avvengono a partire dal compimento dell’unità in Cristo, affinché sia possibile testimoniare in questo mondo lacerato che c’è una Persona, il Figlio di Dio, che nel suo amore riesce ad abbattere i muri della divisione e a favorire realmente i passi dell’incontro, che vogliono dire far prevalere la comunione e la verità di Dio su ogni punto di vista parziale e di affermazione di sé.

La nostra continua ricerca di modi concreti per esprimere la comunione, per aprirci a viverla e a condividerla sempre di più, camminando insieme verso la sua pienezza, è la sinodalità. La sinodalità corrisponde alla consapevolezza che la diversità diventa ricchezza dentro ad una dinamica di comunione, fatta anche di incontri e di amicizie personali tra membri di Chiese diverse.

Come cristiani e come Chiese, dobbiamo sempre ricordare che solo l’apertura al dono di Dio suscita in noi il desiderio di vedere il suo Volto nel volto dei fratelli. Mentre menzioniamo le attività in cui è stato impegnato il Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (DPUC) nel 2023, non possiamo non pregare affinché il dono di Dio ci renda capaci di riconoscere nella persona del fratello accanto a noi il riflesso vivente di Dio e allo stesso tempo ci permetta di prendere sul serio la vita del fratello e di fare nostra la sua storia.

Il 25 gennaio, il Cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione per l’Unità dei Cristiani, ha ricevuto i rappresentanti del Consiglio delle Chiese e delle Organizzazioni religiose dell’Ucraina. Nel suo saluto, ha ringraziato i presenti per il lavoro che svolgono per il loro Paese e ha sottolineato l’importanza della preghiera per l’unità. “Gesù non ordina l’unità ai discepoli, ma li incoraggia a pregare per essa. L’unità è un dono dello Spirito Santo, e la preparazione a riceverlo è la preghiera. Non esiste un vero impegno ecumenico senza conversione. È importante impegnarsi nella promozione della giustizia, perché la pace è il frutto della giustizia.”

Durante il loro soggiorno a Roma, i rappresentanti del Consiglio pan-ucraino delle Chiese hanno incontrato altri capi-Dicastero della Curia romana e lo stesso Papa Francesco.

Il 13 febbraio 2023, il Santo Padre ha ricevuto in udienza privata una delegazione dell’Università Sulkhan-Saba Orbeliani di Tbilisi (Georgia) guidata da S.E. Mons. Giuseppe Pasotto, Amministratore apostolico del Caucaso dei Latini. Questa istituzione cattolica per l’insegnamento universitario, fondata da Mons. Pasotto nel 2002, porta il nome di un noto studioso e diplomatico, lo scrittore georgiano cattolico Sulkhan-Saba Orbeliani. La missione dell’Università è quella di offrire un insegnamento accademico basato sui principi della dignità umana e della libertà per meglio servire la società. Alcuni professori e la maggioranza degli studenti sono ortodossi. Il Santo Padre, accennando all’attività ecumenica dell’Università Sulkhan-Saba Orbeliani, ha dichiarato: “La vostra Università rappresenta un bell’esempio anche in questo senso per la proficua collaborazione tra cattolici e ortodossi in ambito culturale ed educativo”.

Il Cardinale Koch si è recato in Slovacchia dal 28 al 30 marzo 2023, per vari incontri ecumenici. A Košice, incontrando i membri del Consiglio Ecumenico delle Chiese della città, ha parlato dell’ecumenismo come di uno degli aspetti caratteristici di Košice. Nella Cattedrale greco-cattolica della Natività della Santissima Madre di Dio, si è tenuto un concerto ecumenico di cori di diverse Chiese cristiane locali. Il Cardinale ha ricordato nel suo saluto che “La pienezza della vita si raggiunge solo nella reciprocità delle relazioni”. All’Università di Prešov, inoltre, il Cardinale Koch nella conferenza dal titolo “È possibile un’unità sacramentale tra cattolici e ortodossi?”, ha presentato la storia del dialogo ecumenico tra cattolici e ortodossi. Il Prefetto è stato ricevuto dall'Arcivescovo ortodosso di Prešov e Metropolita delle Terre Ceche e della Slovacchia, Sua Beatitudine Rastislav. Alla fine, a Bratislava, il Cardinale Koch ha incontrato i rappresentanti del Consiglio Ecumenico delle Chiese in Slovacchia.

Il 25 aprile, il Cardinale Kurt Koch ha ricevuto il Metropolita Nikolay di Plovdiv, della Chiesa ortodossa bulgara, accompagnato dal Vescovo Sioni, Igumeno del Monastero di Bachkovo. Come segno di riconoscenza e di stima, il Metropolita Nikolay ha regalato al Cardinale la sua Panaghia.

Il 26 aprile, il Prefetto del Dicastero, ha incontrato il Vescovo di Austria, Svizzera, Italia e Malta della Chiesa ortodossa serba, Andrej (Ćilerdžić), insieme all’Arciprete Roman Fischer, responsabile della comunità ortodossa serba di Roma. La discussione si è incentrata in particolare sulla collaborazione tra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa serba in Europa e in Serbia.

All’Udienza generale di mercoledì 3 maggio ha partecipato il Metropolita Antonij di Volokolamsk, Presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca. Al termine dell’Udienza egli ha salutato Papa Francesco. In seguito, ha reso visita al Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani dove ha incontrato S.E. Mons. Brian Farrell, Segretario. È tornato a Roma il mese successivo ed è stato ricevuto in Udienza privata da Sua Santità Papa Francesco.

Il 10 maggio, il Santo Padre ha ricevuto durante l’Udienza Generale una delegazione di monaci e monache del Patriarcato di Bulgaria del Monastero dei Santi Cosma e Damiano, che gli hanno donato un’icona di San Francesco fatta a mano per lui da un monaco greco.

Nei giorni 17 e 18 giugno 2023, il sottoscritto ha partecipato a Capodistria (Slovenia) al Forum per il dialogo e la pace nei Balcani dal titolo “Pace a te, Europa! Pace a voi, Balcani!”. All’incontro, organizzato dalla Conferenza episcopale slovena, hanno partecipato una ventina di rappresentanti delle diverse tradizioni cristiane e religioni presenti nella penisola balcanica. Il Forum si è concluso con una dichiarazione finale, firmata da tutti i leader religiosi presenti, tra i quali il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. La Diocesi di Capodistria si trova al crocevia di tre grandi tradizioni europee: slava, germanica e latina.

Un evento importante nella famiglia delle Chiese ortodosse, ma anche per i rapporti tra cattolici e ortodossi, è stato il fatto che il 9 maggio 2022 il Patriarcato di Costantinopoli ha ristabilito la comunione eucaristica con la Chiesa ortodossa della Macedonia del Nord. Il 16 maggio 2022, il Sinodo della Chiesa ortodossa serba ha annunciato il superamento dello scisma che ha contrapposto Belgrado a Skopje; in seguito, esso ha riconosciuto l’autocefalia della stessa Chiesa. Nel giugno 2023, il sviluppo di integrazione delle ex diocesi della Chiesa ortodossa serba nel territorio della Macedonia del Nord è stato finalmente completato. Il processo di riconoscimento dello statuto autocefalo da parte delle altre Chiese ortodosse è ancora in corso.

Il 28 novembre si è svolta nei Giardini Vaticani l’inaugurazione della stele con l’icona in mosaico della Madre di Dio della Georgia. Il Metropolita Daniel ha letto una lettera del Patriarca Ilia II rivolta a Papa Francesco, nella quale si sottolineava il ruolo dell’amicizia nelle relazioni tra le nostre Chiese: “La giornata di oggi è un'ulteriore prova delle relazioni amichevoli e veramente fraterne che si sono instaurate fin dall'antichità; nella nostra epoca si sono rinnovate durante l'operato di Papa Giovanni Paolo II, e durante il Suo pontificato questo rapporto ha acquisito ancora più profondità”.

Ringraziamo il Signore per i gesti di apertura, di amore e di amicizia che si sviluppano nella comunione. I Padri usavano spesso l’immagine dell’arca per parlare della Chiesa, l’umanità salvata dalle acque del diluvio – una chiara allusione al battesimo, che fa sì che le bestie che in natura si divorano tra loro vivano nell’arca della Chiesa pacificamente, perché la vita trinitaria che ci è comunicata in dono con il battesimo ci rende capaci di sperimentare la riconciliazione e l’amore vicendevole. O la Chiesa è comunione, oppure tradisce la sua natura. Mentre nell’arca le bestie vivevano pacificamente, nella Chiesa le pecore si uccidono a testate, dice sant’Efrem, tristemente, in un suo inno. La natura della Chiesa è comunionale, e la sinodalità è il modo in cui la Chiesa si organizza secondo questa sua natura comunionale.

La Chiesa nasce dalla comunione delle Tre Persone divine. Nasce così la comunione dei battezzati – la comunità cristiana, cioè la Chiesa visibile, che testimoniando al mondo Dio e la vita di Dio, attira le persone alla comunione e ne allarga la portata, cioè la missione e il dialogo con la società. Come cristiani, dovremmo allora cercare di continuo modi concreti per vivere sempre di più la comunione, camminando insieme verso la sua pienezza, ovvero verso la partecipazione di tutto il popolo di Dio al Corpo di Cristo.

 

L'Osservatore Romano, 20 gennaio 2024