2018 ASSEMBLEA PLENARIA

 

SALUTO E INTRODUZIONE ALLA PLENARIA 2018[1]

 

Kurt Cardinale Koch

 

Cari membri, consultori e collaboratori del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani,

Vi saluto cordialmente e vi do il benvenuto alla Plenaria di quest’anno. Vi ringrazio per il vostro tempo, le vostre riflessioni e la vostra collaborazione. Rivolgo un saluto speciale a coloro che partecipano per la prima volta, sperando che si sentano a proprio agio con noi. Tutti noi siamo mossi da preoccupazioni ecumeniche, ci adoperiamo affinché il movimento ecumenico progredisca in maniera fruttuosa e siamo consapevoli della nostra responsabilità al servizio della ricomposizione dell’unità dei cristiani.

L’unità dei cristiani è l’obiettivo di ogni sforzo ecumenico. Pertanto, su di essa verteva anche il tema della precedente Plenaria. In tale occasione, la nostra riflessione si è incentrata sulle Chiese storiche. Oggi penso che sia giunto il momento di rivolgere esplicitamente la nostra attenzione ai gruppi e ai movimenti evangelicali, carismatici e pentecostali, ovvero a quella parte di cristianità che, all’inizio del XXI secolo, sta crescendo senza dubbio in maniera più dinamica, al fine di conoscerla meglio e di comprendere il significato di queste realtà ecumeniche per la nostra ricerca di unità. Il tema principale della Plenaria di quest’anno è dunque: “Pentecostali, carismatici ed evangelicali: impatto sul concetto di unità”. In questo tema tutt’altro che facile e molto complesso ci aiuteranno alcuni esperti, che saluto cordialmente e che ringrazio di cuore; in particolare, mi riferisco alla Prof.ssa Teresa Rossi, a P. Jorge Scampini e al nostro Mons. Juan Usma Gomez.

Oltre a questo tema principale e alle consuete relazioni sulle attività del nostro Pontificio Consiglio e della Commissione per i Rapporti Religiosi con l’Ebraismo, presenteremo due progetti avviati dal Consiglio e li discuteremo con voi. Il primo è un Vademecum per i nuovi Vescovi. Abbiamo pensato a questo progetto, perché la responsabilità di promuovere e di ripristinare l’unità dei cristiani spetta in modo particolare al Vescovo nel suo ministero di unità. Questo è previsto nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali: “Poiché la sollecitudine di ristabilire l’unità di tutti quanti i cristiani spetta all’intera Chiesa, tutti i fedeli cristiani, ma specialmente i Pastori della Chiesa, devono pregare il Signore per questa desiderata pienezza di unità della Chiesa e darsi da fare partecipando ingegnosamente all’attività ecumenica suscitata dalla grazia dello Spirito Santo” (CCEO can. 902). Anche il diritto canonico della Chiesa latina iscrive la promozione dell’obiettivo ecumenico nell’esercizio del ministero pastorale del Vescovo, del quale si dice: “Abbia un atteggiamento di umanità e di carità nei confronti dei fratelli che non sono nella piena comunione con la Chiesa cattolica, favorendo anche l’ecumenismo, come viene inteso dalla Chiesa” (CIC, Can. 383 § 3). Poiché la responsabilità ecumenica del vescovo non è una scelta arbitraria, ma un obbligo, il Vademecum intende aiutare i Vescovi consacrati di recente a familiarizzarsi con questo compito.

Il secondo progetto sarà un nuovo sito web del nostro Pontificio Consiglio. Sono molto soddisfatto e grato che il vecchio sito, ormai superato, possa essere sostituito con uno moderno. Un Pontificio Consiglio impegnato nel dialogo e al servizio della comunione tra i cristiani e tra le varie Chiese deve assicurarsi che vi sia anche una buona comunicazione esterna. Infine, un nostro collaboratore introdurrà il “Global Christian Forum”, organizzazione che sta divenendo sempre più importante.

Durante la Plenaria, dovrebbe esserci spazio anche per relazioni sulla situazione ecumenica in vari contesti, per uno scambio di opinioni e per la discussione, soprattutto nei gruppi di studio. Vi informo che avremo anche un’udienza con il Santo Padre Papa Francesco, il cui cuore batte forte per la causa dell’ecumenismo e che certamente ci incoraggerà nei nostri sforzi ecumenici. L’ultima sera della Plenaria, vorrei invitarvi a una cena comune nei Giardini Vaticani per ringraziarvi della vostra partecipazione e della vostra collaborazione.

In questo spirito di gratitudine e di apprezzamento, vi auguro, cari membri, consultori e collaboratori del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, una Plenaria fruttuosa che possa stimolarci e arricchirci.

 

 

 

[1] Inaugurazione della Plenaria del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il 25 settembre 2018.