Lettera del Patriarca Ilia II, 
Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia,
a Papa Francesco*

28 novembre 2023

 


Santità,


Saluto Vostra Santità e tutti presenti con amore fraterno cristiano e sottolineo con grande gioia che la giornata odierna rappresenta un'ulteriore prova dei rapporti amichevoli e veramente fraterni instaurati tra il nostro Paese e lo Stato della Città del Vaticano, tra la Chiesa di Roma e la  Chiesa della Georgia fin dall'antichità; nella nostra epoca essi si sono rinnovati durante il pontificato di Papa Giovanni Paolo II e Vostra Santità ha dato nuovi impulsi a tali legami e li ha approfonditi.

Sottolineo ancora una volta l'importanza della vostra visita in Georgia nel 2016 e del concerto l’anno scorso nella Cappella Sistina del coro patriarcale della Cattedrale della Santissima Trinità di Tbilisi. Entrambi questi avvenimenti hanno avuto una sana risonanza a livello mondiale.

E ora, l’edicola con l’Icona in mosaico della Madre di Dio della Georgia del Monastero Iviron di Monte Athos, l’Icona della patrona della Georgia, viene collocata sul territorio Vaticano, dono del governo della Georgia alla Santità Vostra. Questa è una nuova pagina, un giorno e una data storica nelle relazioni tra i nostri Paesi e le nostre Chiese! Grazie a tutti e un grazie particolare all’Ambasciatore di Georgia presso la Santa Sede, S.A.R. la Principessa Khétévane Bagration de Moukhrani per la dedizione e la passione con la quale ha svolto la missione diplomatica, per il suo instancabile lavoro volto a rafforzare e approfondire i rapporti tra la Santa Sede e la Georgia.

Annoto con grande piacere che al progetto hanno lavorato tre rappresentanti della Chiesa della Georgia, tra cui il Maestro Amiran Bakuradze. Anni fa egli ha studiato l’arte del mosaico anche presso la scuola del Vaticano ed è tornato in patria; ha creato varie opere che si possono vedere in diverse chiese della Georgia e all’estero.

Vostra Santità, Eminenti rappresentanti del clero, fratelli e sorelle, cari connazionali residenti a Roma e in Italia, credo che oggi i fratelli San Pietro Apostolo e Sant'Andrea il Primo Chiamato, i fondatori delle nostre Chiese, esultino di gioia.

Prego loro e la Santissima Madre di Dio di proteggere i nostri Paesi, le nostre chiese e i nostri popoli e di benedirli nella pace. Possa la pace essere stabilita in Medio Oriente, in Ucraina e nel mondo intero attraverso le loro preghiere e la grazia di Dio.

Sappiamo che molte persone pregano e lottano per questo. Anche la vostra preoccupazione per la promozione dei processi di pace è ampiamente nota.
Ci auguriamo che questi sforzi diano i loro frutti.

Vorrei concludere il nostro intervento con le parole del profeta San Davide: "Tu sei la mia lampada, Signore". Il Signore mi illuminerà nell'oscurità."

Possa la Santissima Trinità concedere che il suo Trono sia stabilito nei nostri cuori e, nell'oscurità, illumini tutti noi.



Ilia II

Arcivescovo di Mtskheta-Tbilsi
Metropolita di Pitsunda e Tskhum-Abkhazia
Catholicos-Patriarca di tutta la Georgia

 

* Traduzione non ufficiale