Saluto di Sua Eminenza il Cardinale Koch
per il Concerto ecumenico di musica sacra
nella Basilica Papale di San Giovanni in Laterano

 

24 gennaio 2018

 

Signori e Signore,

Cari Amici,

Sono lieto di darvi il benvenuto nella Cattedrale del Vescovo di Roma, la Basilica Papale di San Giovanni in Laterano, per il concerto ecumenico di musica sacra offerto questa sera dalla Cappella Musicale Pontificia “Sistina” e dal Coro “Stadtsingechor zu Halle” della Chiesa evangelica-luterana della città di Halle in Germania. Sono felice che quest’evento abbia luogo nella cattedrale del Santo Padre, lui che promuove con così tanto entusiasmo l’unità dei cristiani. Sono ancora vivi i nostri piacevoli ricordi dell’anno trascorso, ovvero dell’anno della commemorazione comune della Riforma, quando Papa Francesco ha commemorato insieme agli alti rappresentanti della Federazione Luterana Mondiale e a tutti i nostri partner ecumenici l’inizio della Riforma 500 anni fa, come pure il fruttuoso dialogo ecumenico tra i cattolici e i luterani sviluppatosi negli ultimi 50 anni.

Questo concerto è anche un bell’esempio di quella forma di ecumenismo che può essere definita “ecumenismo culturale”. Questo ecumenismo si basa sulla costatazione che la molteplicità culturale può essere un grande arricchimento per noi cristiani di tradizioni diverse. Conoscere, saper apprezzare ed amare la ricca cultura degli altri cristiani ci permette anche di comprendere meglio il modo in cui essi percepiscono il messaggio evangelico, e ci aiuta a capire che, al di là delle legittime differenze culturali, condividiamo la stessa fede cristiana espressa diversamente a seconda del genio specifico di ogni popolo e di ogni tradizione. Quando si tratta di arte sacra, questo approccio ci permette addirittura di pregustare già una certa comunione, che acuisce in noi il desiderio della piena unità.

L’esperienza cristiana si è tradotta in modo particolarmente fiorente nella musica sacra. La musica sacra, infatti, è uno dei contributi più significativi apportati dal cristianesimo alla cultura europea. Questa è l’esperienza che hanno potuto fare i cristiani di ogni confessione nel corso dei secoli e che continuano a fare anche oggi, ascoltando la musica sacra composta per la liturgia. E sono sicuro che sarà l’esperienza che potremo fare anche noi come ascoltatori del concerto di questa sera.

Mi auguro che questo concerto possa offrire un primo assaggio non soltanto della ricca spiritualità del cristianesimo, ma anche dell’unità per la quale ha pregato il Nostro Signore. Che anch’esso ci aiuti, in questa Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani, a rivolgerci in maniera sempre nuova e sempre più congiunta, al nostro Salvatore Gesù Cristo, il Principe della Pace!

Con questi sentimenti, sono lieto di porgere a tutti voi l’augurio e l’Apostolica Benedizione di Sua Santità Papa Francesco.

 

Ringraziamenti finali

Vorrei di tutto cuore ringraziare il Coro “Stadtsingechor zu Halle” e la Cappella Musicale Pontifica “Sistina” che ci hanno allietato con le loro voci celestiali.

Ringrazio tutti i coristi, i loro Maestri Direttori, il Sig. Clemens Flämig, e Mons. Massimo Palombella. Ringrazio anche Sua Eccellenza Mons. Angelo De Donatis, Vicario generale di Sua Santità e Arciprete di questa Basilica, Mons. Giacomo Ceretto, Fabbriciere del Capitolo, e i suoi collaboratori, che hanno consentito e facilitato l’organizzazione del concerto. Vorrei infine esprimere la mia gratitudine a tutti coloro che hanno reso possibile quest’evento e a tutti voi che siete venuti.

Ci troviamo in quest’abside sotto i bellissimi mosaici che rappresentano la Chiesa in preghiera intorno alla Croce. Possa questo concerto essere un’anticipazione del giorno in cui tutti noi saremo riuniti intorno al Signore! Auguro a tutti voi un buono anno nuovo, benedetto dal Signore!