Udienza a una delegazione del Consiglio Cristiano di Hong Kong

SALUTO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
ALLA DELEGAZIONE DELL'"HONG KONG CHRISTIAN COUNCIL"

 

Auletta dell'Aula Paolo VI
Mercoledì, 22 maggio 2024

 

Grazie! Grazie tante per questa visita che è una vera consolazione: vedere tutti i fratelli uniti, fratelli e sorelle cristiani uniti. Un grande Vescovo ortodosso, Zizioulas, morto un anno fa più o meno, diceva che l’unità delle Chiese cristiane la avremo soltanto nel giorno del giudizio finale. Ma “nel frattempo – diceva – dobbiamo pregare insieme e lavorare insieme”. Questo è molto importante: lavorare insieme, perché tutti crediamo in Gesù Cristo; pregare insieme, pregare per l’unità.

Un altro grande Patriarca ortodosso di Costantinopoli, quando ha ricevuto Papa Paolo VI, ha detto questa bella frase: “Facciamo una cosa: mettiamo i teologi tutti in un’isola, perché loro litigano fra loro e noi andiamo avanti in pace”. Molto grazioso! L’importante: abbiamo lo stesso Battesimo e questo ci fa cristiani. Nemici, ne abbiamo tanti fuori. Siamo amici! Nemici, fuori; qui, amici. È vero quando dico nemici, perché è una realtà che il Signore ci ha detto: la Chiesa, sempre sarà perseguitata. Il martirio della fede sempre c’è nella storia delle nostre Chiese, sempre, non è vero? Andiamo avanti.

Una cosa molto bella è accaduta quando Paolo VI è andato in Uganda. Ha parlato dei martiri cattolici e anglicani. Sono martiri. E io stesso, quando sono stati martirizzate quelle persone copte, ho subito detto che sono martiri anche “nostri”, sono martiri di tutti. Ci sono due battesimi: uno, che abbiamo tutti noi – il Battesimo che abbiamo ricevuto –, l’altro, quello che il Signore dice “il Battesimo del sangue”: il martirio. E tutti noi sappiamo cosa è il martirio di tanti cristiani che hanno dato la vita per la fede.

Grazie, grazie tante! E vorrei che tutti insieme pregassimo il Padre Nostro, insieme.

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