Papa Francesco in Bahrein riflette sull'unità e sulla testimonianza, pietre miliari dell'ecumenismo

7 nov 2022

Il 4 novembre, al termine della seconda giornata del suo viaggio apostolico nel Regno del Bahrein, Papa Francesco ha guidato un incontro ecumenico di preghiera (si veda il video più sotto), al quale hanno partecipato il Patriarca Ecumenico Bartolomeo, altri leader cristiani della regione, e il Cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani (DPUC).

Nel suo discorso il Santo Padre ha ribadito che le lacerazioni tra i cristiani “hanno ferito il santo corpo del Signore”, aggiungendo però che “lo Spirito Santo, che congiunge tutte le membra, è più grande delle nostre divisioni carnali... È perciò giusto affermare che quanto ci unisce supera di molto quanto ci divide”. Riflettendo sulla lettura scelta per il servizio ecumenico, a proposito dell’effusione dello Spirito Santo a Pentecoste, Papa Francesco si è soffermato su due temi principali: l’unità nella diversità e la testimonianza di vita.

In primo luogo, il Santo Padre ha sottolineato che “l’unità non ci rinchiude nell’uniformità, ma ci dispone ad accoglierci nelle differenze”. “Questo è lo spirito del cammino ecumenico”. In secondo luogo, per quanto riguarda la "testimonianza di vita", ha ricordato che a Pentecoste l'esperienza dello Spirito ha portato i primi discepoli di Cristo "ad uscire dal Cenacolo e ad andare ovunque nel mondo", e ha affermato che la fede non è un privilegio da rivendicare, ma un dono da condividere.

“Unità e testimonianza sono coessenziali”, ha concluso Papa Francesco, invitando i cristiani ad affidare allo Spirito Santo “il nostro percorso comune” e a pregare per “una rinnovata Pentecoste che dia sguardi nuovi e passi celeri al nostro cammino di unità e di pace”.

 

 

Foto © Vatican Media