Seconda sessione del Diploma Ut unum sint 2020-2021

30 nov 2020

Nei giorni 27 e 28 novembre 2020 si è tenuta la seconda sessione del Diploma Ut unum sint, corso di formazione continua in ecumenismo organizzato dall’Istituto di Studi Ecumenici dell’Angelicum in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani. 

Questa sessione, dedicata a “I dialoghi multilaterali della Chiesa cattolica” comprendeva lezioni su “Il Consiglio Ecumenico delle Chiese e il Forum Cristiano Mondiale” (Rev.do Andrzej Choromanski, Professore all’Angelicum, Officiale del PCPUC), su “La Commissione Fede e Costituzione” (Rev.do Prof. William Henn, OFM Cap), e su “Il Gruppo Misto di Lavoro” (Mons. Juan Usma Gómez, Professore all’Angelicum, Capo ufficio della Sezione occidentale del PCPUC).

Venerdì 27, Frère Alois, Priore della Comunità di Taizé, ha offerto una conferenza su “Ut unum sint: nuovi orizzonti, nuove generazioni” nell’ambito della Cattedra Tillard.

Sabato 28 pomeriggio è stata organizzata una visita ecumenica presso il Methodist Ecumenical Office Rome, dove gli studenti sono stati accolti dal Direttore, il Rev.do Pastore Matthew A. Laferty, alla presenza del Rev.do Anthony Currer, Officiale del PCPUC. La visita è stata seguita anche online da una parte degli studenti.

La precedente visita ecumenica aveva avuto luogo presso la Chiesa ortodossa greca di San Teodoro al Palatino, dove il gruppo era stato accolto dal Rev.do Archimandrita Simeone Catsinas e dal Prof. Dimitrios Keramidas.

Il Diploma Ut unum sint è un corso di formazione continua in ecumenismo inaugurato nel 2019 in occasione del 25° anniversario dell’enciclica Ut unum sint. Il programma, proposto in modo presenziale e online, si articola in 16 moduli, un venerdì-sabato al mese, per due anni. Ogni modulo tematico comprende tre lezioni, una visita ecumenica e una conferenza con un leader ecumenico (“Cattedra Tillard”). Il gruppo dell’anno 2020-2021 è composto da una ventina di studenti, molti dei quali impegnati a livello diocesano come delegati per l’ecumenismo.