I leader cristiani s'impegnano a sostegno dei migranti e dei rifugiati in Europa

22 set 2020


Diverse organizzazioni ecumeniche che rappresentano le Chiese e le Comunità ecclesiali a livello globale hanno rilasciato una Dichiarazione di solidarietà per la situazione dei migranti e dei rifugiati in Europa. Pubblicato poche settimane dopo l'incendio che ha distrutto il campo profughi di Moria sull'isola greca di Lesbo, il documento afferma "la dignità inviolabile della persona umana creata a immagine di Dio" ed esorta i membri dei paesi dell'Unione Europea a sviluppare e attuare soluzioni eque e giuste nel rispetto della dignità e dei diritti umani. Ricorda che molti migranti che arrivano nei paesi europei in fuga da conflitti armati, carestie, povertà o cambiamenti climatici "sono stati spesso costretti a vivere per anni in condizioni disumane" e ad affrontare "la rabbia e la frustrazione dei locali che sentono che l'Europa li ha lasciati soli con la sfida dell'accoglienza e della cura."

La Dichiarazione viene pubblicata a pochi giorni dalla 106ma Giornata Mondiale dei Migranti e dei Rifugiati che si celebra nella Chiesa cattolica domenica prossima, 27 settembre 2020. Nel suo messaggio per l'occasione Papa Francesco ha ricordato le parole con le quali si era indirizzato al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede all’inizio dell’anno: "le conflittualità e le emergenze umanitarie, aggravate dagli sconvolgimenti climatici, aumentano il numero degli sfollati e si ripercuotono sulle persone che già vivono in stato di grave povertà. Molti dei paesi colpiti da queste situazioni mancano di strutture adeguate che consentono di venire incontro ai bisogni di quanti sono stati sfollati." Il Santo Padre esorta le autorità pubbliche, le chiese e tutti i cittadini del mondo ad accogliere, proteggere, promuovere e integrare gli sfollati.

 

 

Il buon samaritano (dettaglio), 2010. Chiesa di Sant'Eusebio, Cinisello Balsamo, Milano. Mosaico del Reverendo Padre Marko Rupnik, SJ.