Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo

Introduzione

 

La Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo fu istituita da Papa Paolo VI il 22 ottobre 1974, ma già prima di tale data, durante il Concilio Vaticano Secondo, in occasione della preparazione del documento conosciuto oggi come Nostra aetate, era emerso il tema complesso e urgente delle relazioni con l’ebraismo. Papa Giovanni XXIII, il 5 giugno 1960, aveva deciso di creare il Segretariato per la promozione dell’unità dei cristiani come organo di preparazione del Concilio; la questione dell’ebraismo e dei suoi rapporti con la Chiesa venne affidata al suo presidente, il Cardinale Bea. Dopo il Concilio, vari contatti fra le autorità della Curia Romana e gli esponenti di importanti organizzazioni ebraiche risultarono in un incontro ufficiale tenutosi a Roma dal 20 al 23 dicembre 1970; in tale riunione, si decise di istituire un comitato internazionale di collegamento tra la Chiesa cattolica e l’ebraismo (ILC). Successivamente, nacque l’idea di creare una Commissione per i rapporti con l’ebraismo. La Commissione è rimasta nell’ambito del Segretariato per l’unità dei cristiani (oggi Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani -PCPUC); collegata al Pontificio Consiglio, essa è tuttavia distinta da esso. Ha una propria struttura, che in parte coincide con quella del PCPUC: il presidente della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo è il presidente del Pontificio Consiglio, mentre il suo vicepresidente è il segretario del PCPUC.

Dall'anno della sua costituzione ad oggi, la commissione ha avuto un suo proprio segretario:

1974-1978      Pierre-Marie de Contenson, OP
1978-1986      Jorge Maria Mejía
1986-1993      Pierfrancesco Fumagalli
1993-2001      Remi Hoeckman, OP
2002-               Norbert Hofmann, SDB

Inoltre la commissione ha prodotto quattro documenti (1974; 1985; 1998; 2015), dallo studio dei quali si possono individuare le linee di sviluppo delle relazioni ebraico cristiane.