SALUTO DI SUA EMINENZA IL CARDINALE KURT KOCH

Basilica di San Clemente

Festa dei Santi Cirillo e Metodio

27 maggio 2021

 

 

Signor Presidente,

Eminenza, Eccellenze, cari fratelli e sorelle,

 

Christos Voskrese!

Nella gioia del Signore risorto Vi rivolgo il saluto pasquale nella celebrazione della festa dei Santi Cirillo e Metodio. Sono sinceramente grato che in questo giorno la Chiesa cattolica sia unita a tutti voi, cari fratelli e sorelle, giunti dalla Bulgaria, per celebrare la festa dei Santi Cirillo e Metodio. Saluto in particolare la delegazione bulgara, il Presidente della Repubblica il Sig. Rumen Radev, Sua Eminenza il Metropolita Antonij, la Comunità ortodossa bulgara a Roma con il nuovo rappresentante il Rev. Ivan Ivanov e tutti voi, cari amici, fratelli e sorelle. Ci incontriamo nella Basilica di San Clemente, dove riposano le reliquie di San Cirillo, un luogo prezioso per i popoli slavi.

I Santi Cirillo e Metodio sono come un ponte spirituale tra la tradizione orientale e la tradizione occidentale, che confluiscono entrambe nell’unica grande Tradizione della Chiesa indivisa.

Giustamente, questi grandi Santi furono presto riconosciuti dalla famiglia dei popoli slavi come padri tanto del loro cristianesimo, quanto della loro cultura.

Grazie alla traduzione dei Vangeli e della Liturgia, approvata a suo tempo dalle autorità della Chiesa, i Vescovi di Roma e i Patriarchi di Costantinopoli, gli Slavi poterono sentirsi, insieme con le altre Nazioni della terra, discendenti ed eredi della promessa fatta da Dio ad Abramo, e partecipare all’eterno disegno della Santissima Trinità.

La nostra partecipazione alla vita di comunione della Santa Trinità si manifesti sempre più nella vita da fratelli che glorificano il Padre perché hanno ricevuto lo stesso Spirito. Questa testimonianza è una carità che porta speranza fra gli uomini feriti da tanti conflitti e prove. Come il buon samaritano, prendiamoci cura insieme dell’umanità ferita, affinché tutti possano sperimentare che la fede in Cristo che ci hanno trasmesso i Santi Cirillo e Metodio è principio di solidarietà e di pace fra gli uomini.

I Santi Fratelli sono per noi dei patroni per ritrovare, mediante il dialogo e la preghiera, l'unità visibile nella comunione perfetta e totale, «l’unità che non è assorbimento e neppure fusione».[1] L'unità è l’incontro nella verità e nell’amore, che ci sono donati dallo Spirito Santo.

La mia preghiera è che, mentre continuiamo su questo cammino, ci venga data la benedizione dal cielo per mettere in atto altri gesti di fratellanza e di profetica comunione come quelli che, in forza dello Spirito Santo, si poterono vivere in Bulgaria durante la visita di papa San Giovanni Paolo II al Patriarca Maxim nel 2003 e di papa Francesco al Patriarca Neofit nel 2019.

Comunione e missione, vicinanza e annuncio: i Santi Cirillo e Metodio hanno molto da dirci anche per quanto riguarda l’avvenire della società europea. Cari amici, anche noi, eredi della fede dei Santi, siamo chiamati ad essere artefici di comunione, strumenti di pace nel nome di Gesù.

 

 

 

[1] Discorso di Giovanni Paolo II durante il solenne incontro ecumenico nella basilica di San Nicola, Bari, Domenica, 26 febbraio 1984.